Wednesday, 31 January 2018
Veglia nell'Imrod
Dalle pergamene dell'Aedo Zosimo di Phàros
"...Le tenebre ci sorpresero mentre attraversavamo le propaggini meridionali dell'Imrod.
Sebbene ci trovassimo a poche leghe di distanza dall'Arghèllon e avessimo già varcato i confini del Lògonor ad Àdelphos, stabilii insieme al mio taciturno compagno di viaggio che avremmo fatto meglio a cercare riparo per la notte, non volendo proseguire tra le dense fronde senza il confronto della luce degli Astri diurni.
Acceso il fuoco per tenere lontani i Primigeni della foresta, ci rendemmo conto che la buona sorte aveva voluto condurci ai piedi di uno Yèrolithon, uno dei volti di roccia di cui i superstiziosi Cercatori arghelloniti hanno disseminato la regione per ingraziarsi il favore degli spiriti di quelle lande selvagge. Il luogo mi era familiare e rammentai di essermici accampato durante la mia prima spedizione nel Quèronos, diversi anni prima. Allora, ricordo, uno dei carovanieri che mi scortavano mi raccontò che le fattezze scolpite di quel monolito rappresentavano l'anziano Thalìtis, lo Spirito delle Acque che aveva dominio su quella regione. Mercanti e viaggiatori di passaggio in quel tratto di foresta erano soliti rendergli omaggio con piccole offerte per assicurarsi il suo favore ed allontanare il pericolo di imbattersi in Fauni e Coboldi che infestano la regione.
Per fortuna avevo portato con me da Rànos una giara di ottimo vino del Sùnthar e ne lasciai una ciotola tra le radici alla base del masso.
Un'offerta generosa, ma per lo meno quella notte io e il mio compagno avremmo dormito sonni tranquilli..."
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